Quando abbiamo dolore alle ginocchia il Podologo può intervenire , si può fare qualcosa per migliorare la vita dei nostri pazienti?
Spesso mi capita di valutare pazienti con forti dolori alle ginocchia, mi sono sempre chiesto quanto il Podologo possa aiutare un paziente con ginocchia vare o valghe e se effettivamente si possa ridurre la sintomatologia dolorosa intervenendo attraverso la modifica dell’appoggio plantare. Ho sempre sostenuto la multidisciplinarietà della medicina, quindi in ogni caso prima di effettuare qualsiasi terapia ortesica consiglio sempre una Radiografia e valutazione specialistica ortopedica / fisiatrica per capire quanto effettivamente il ginocchio sia sofferente .
La risposta alla domanda precedente, se posso aiutare un paziente a migliorare la sintomatologia dolorosa e’ si. Esistono particolari tipologie di correzioni da effettuare su plantari che riescono ad alleviare particolare condizioni dettate da atteggiamenti scorretti delle ginocchia. Il tutto ovviamente va ponderato attraverso un accurata valutazione Podologica biomeccanica dell’arto inferiore.
Cos’è il ginocchio varo?
Il ginocchio varo è la deformità anatomica degli arti inferiori, per effetto della quale le due ginocchia puntano verso l’esterno, ossia in direzione opposta l’una all’altra.
Nel linguaggio comune, il ginocchio varo è quella condizione nota anche con i termini di: “ginocchia a O”, “ginocchia ad arco” o “ginocchia a parentesi”. Come si può notare dalle figure a lato, a giustificare l’utilizzo delle sopraccitate diciture è l’aspetto che assumono gli arti inferiori, nelle persone con ginocchio varo: c’è effettivamente una somiglianza con la vocale O, con un arco o con un paio di parentesi tonde. Il ginocchio varo è la deformità anatomica degli arti inferiori opposta al cosiddetto ginocchio valgo, in cui le due ginocchia puntano verso l’interno, ossia una verso l’altra.
Nel bambino?
Nei bambini al di sotto dei 18 mesi, il ginocchio varo è una deformità molto comune. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, è un problema temporaneo, dovuto all’età, che scompare nel momento in cui i soggetti interessati cominciano a camminare.
Lo spostamento bipede, infatti, modifica il carico del peso corporeo sulle ginocchia e ciò ha l’effetto di correggere in modo spontaneo la scorretta angolazione tra femore e tibia, tipica del ginocchio varo.
La mancata risoluzione del ginocchio varo, in un bambino di età superiore ai 18 mesi, o un suo eventuale aggravamento, rappresentano due campanelli d’allarme, che potrebbero indicare la presenza di alcuni fattori causali esposti in precedenza, tra cui: il rachitismo, la malattia di Blount e una malattia metabolica delle ossa.